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Telesia

Telesia era una città sannitica sorta nella Valle Telesina, nel territorio comunale di San Salvatore Telesino, a metà tra questo centro e quello di Telese Terme, in una fertile pianura alla confluenza del fiume Calore con il Volturno, in una posizione chiave del sistema viario del Sannio meridionale essendo posta a metà strada tra Capua, Benevento e Venafro. La città, distrutta e ricostruita più volte, sopravvisse sino al terremoto del 1349 quando la comparsa di esalazioni dannose e di acque stagnanti ne provocarono la rovina. Gli isolati riconosciuti di Telesia erano quarantaquattro, ognuno di metri 98x41 circa mentre le torri delle mura distavano in media 75 metri fra di loro anche se nella parte dell'abitato sita in pianura arrivavano ad essere distanti circa 30 metri.[6] Della città si notano ancora oggi numerosi ruderi sparsi ai due lati della strada provinciale che collega San Salvatore Telesino a Telese Terme. Sono imponenti alcuni tratti delle mura ancora con rivestimento in opus reticulatum. In campagna sono siti i resti delle terme, del teatro e dell'acquedotto lungo sei miglia e che portava a Telesia le acque dei monti di Cerreto Sannita.[7] Nel 2010 presso l'Abbazia di San Salvatore è stata aperta una raccolta museale che raccoglie pregevoli reperti archeologici rinvenuti fra i resti di Telesia.